Il 14 novembre si terrà il processo per tentato omicidio a carico del 28enne Luigi Abbenante: il 45enne Antonio Casacchia sarà parte civile   

CASTROVILLARI – Un fatto delittuoso finito ai disonori pure della cronaca nazionale quel ch’è accaduto la notte fra il 12 e il 13 maggio scorsi tra l’interno e l’esterno d’un noto locale pubblico di Via Nestore Mazzei, allo Scalo rossanese di Corigliano-Rossano.

Già. Anche, e forse soprattutto, per il coinvolgimento d’un giovane prete, che, durante un acceso alterco per futili motivi e dapprima soltanto verbale, era stato picchiato da un’altrettanto giovane guardia giurata, dipendente con contratto a tempo determinato d’un istituto di vigilanza. Fuori servizio, ma armata.

Il “fattaccio” di metà maggio

Tra il sacerdote e la guardia, nel vano tentativo di far da paciere nella lite, s’era frapposto un terzo “incomodo”, ma il vigilantes a un certo punto aveva estratto l’arma di cui disponeva. E, proprio contro colui che non c’entrava nulla nella disputa, ha premuto il grilletto e aperto il fuoco. Tra dentro e fuori il locale s’erano vissuti momenti, anzi minuti, di vero terrore da parte degli avventori presenti, ma, per fortuna, la rivoltella calibro 9×21 del pistolero dopo 5 colpi s’era inceppata.

Il 45enne Antonio Casacchia, residente nel vicino comune di Paludi, rimasto ferito per miracolo soltanto a una gamba nel tentativo di difendere don Pasqualino De Simone, era stato immediatamente soccorso e trasportato nel vicino ospedale “Nicola Giannettasio” a bordo di un’ambulanza del 118.

La guardia giurata, Luigi Abbenante, 28enne rossanese ed incensurato come tutti i protagonisti di questa drammatica vicenda, poco dopo era finito in manette. Arrestato da polizia e carabinieri, e rinchiuso nel carcere di Castrovillari.

Dopo due mesi trascorsi in cella, un paio di settimane fa guadagnato gli arresti domiciliari.

Il Tribunale di Castrovillari

Il pm ha richiesto e ottenuto il giudizio immediato nei confronti di Abbenante

Abbenante andrà a processo con le gravissime accuse di spari in luogo pubblico e tentato omicidio, per avere attentato alla sicurezza pubblica ponendo in condizioni d’estremo pericolo pure tutti gli altri giovani presenti dentro e fuori il locale.

Queste le imputazioni formulate dal sostituto procuratore di Castrovillari, Antonino Iannotta, che ha richiesto l’emissione del decreto per il giudizio immediato nei suoi confronti. Per il pubblico ministero, rappresentante la pubblica accusa, Abbenante aveva aperto il fuoco con l’intenzione d’uccidere. Il giudice per le indagini preliminari ha fissato il processo per il prossimo 14 novembre. Il 28enne è difeso dagli avvocati Ettore Zagarese e Leonardo Trento.

Casacchia, il 45enne ferito, assistito dall’avvocato Domenico Rotondo ha deciso di costituirsi parte civile. E nel processo, da quel che trapela, sarà avanzata una richiesta risarcitoria pari a due milioni di euro. direttore@altrepagine.it

Di FABIO BUONOFIGLIO

Classe 1974. Spirito libero, animo inquieto e ribelle. Giornalista. Negli ultimi 25 anni collaboratore e redattore di diverse testate quotidiane e periodiche regionali nel Lazio e nella sua Calabria. Nel 2011 fonda AltrePagine, la propria creatura giornalistica che da allora dirige con grande passione.

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