Il 56enne incensurato cassanese Francesco Adduci, finito in carcere stamane, è ritenuto tra gli organizzatori del tranello mortale teso al pregiudicato 57enne Maurizio Scorza inteso come ‘U cacagliu ” e alla moglie tunisina

A distanza di 7 mesi dal duplice omicidio di ‘ndrangheta in cui hanno trovato la morte il pregiudicato 57enne Maurizio Scorza detto ‘U cacagliu, di Cassano Jonio ma da sempre gravitante nel castrovillarese, e la moglie 38enne Hedhli Hanese, di nazionalità tunisina (la coppia nella foto), i carabinieri, e la Procura distrettuale Antimafia di Catanzaro diretta da Nicola Gratteri, hanno assicurato alla giustizia uno dei presunti responsabili.

I carabinieri in forza al Reparto investigativo del Comando provinciale di Cosenza, assieme ai colleghi della Compagnia di Cassano Jonio guidata dal capitano Michele Ornelli, stamane hanno infatti eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Catanzaro, Chiara Esposito, su richiesta del procuratore aggiunto Giancarlo Novelli e del sostituto Alessandro Riello, nei confronti di Francesco Adduci, 56 anni, incensurato di Cassano Jonio.

L’uomo è il proprietario della piccola masseria in cui le due vittime, la sera dello scorso 4 aprile, vennero attirate nel tranello mortale con la scusa del dono d’un capretto in occasione delle imminenti festività pasquali.

Il capretto sgozzato venne ritrovato a bordo della Mercedes Cla di Scorza, nel bagagliaio, proprio accanto al cadavere dell’uomo, mentre il cadavere della moglie venne ritrovato nell’abitacolo sul sedile anteriore del passeggero.

Dalle indagini è emerso che Scorza e la moglie sono stati assassinati a colpi di pistola calibro 9×21, lungo il viale d’ingresso alla masseria di Adduci, da due sicari. Gli autori dell’esecuzione e ritenuti complici di Adduci sono ancora in corso d’identificazione: sarebbero stati proprio loro a spostare la Mercedes di Scorza verso Castrovillari, ma costretti ad abbandonarla nelle campagne di contrada Cammarata a causa del passaggio imprevisto in lontananza di un’auto dei vigili urbani. direttore@altrepagine.it

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Di FABIO BUONOFIGLIO

Classe 1974. Spirito libero, animo inquieto e ribelle. Giornalista. Negli ultimi 25 anni collaboratore e redattore di diverse testate quotidiane e periodiche regionali nel Lazio e nella sua Calabria. Nel 2011 fonda AltrePagine, la propria creatura giornalistica che da allora dirige con grande passione.

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