“Comprereste un’auto usata dal sindaco Stasi?” Potremmo scimmiottarlo così l’imperterrito propagandare (e troppo spesso ingannevole) dei gruppi civici che sostengono le eroiche e cavalleresche gesta del giovane, gagliardo e fiero primo cittadino di Corigliano-Rossano, Flavio Stasi, che già di propaganda se ne fa tanta e se la fa da sé medesimo, su Facebook.

Un mix tra ansia da prestazione in vista delle elezioni dell’anno prossimo e megalomania da risultato che fa gonfiare all’inverosimile la qualunque. Nelle ultime settimane è tutto uno spot continuo e ad libitum, come dicevano gli antichi… greci!

«Si sono concluse a seguito delle ordinanze nn. 33, 34 e 35 del sindaco Flavio Stasi, le demolizioni che hanno interessato gli ex lidi delle Sirene, Nettuno ed Europa sul lungomare di Schiavonea», recita (ed è proprio il caso di dirlo) la nota del movimento “Corigliano-Rossano pulita” del 12 maggio scorso, che continua così: 

«un percorso di legalità e di ripristino della bellezza che ha portato alla restituzione di pezzi di spiaggia per troppo tempo sottratti alla disponibilità della cittadinanza, con edifici degradati e pericolanti che deturpavano la bellezza di una risorsa preziosa come il mare e che attraverso scelte coraggiose e coerenti dell’amministrazione comunale sono stati finalmente abbattuti».

Scelte politiche? 

Nient’affatto.

Solo e soltanto la naturale conclusione di percorsi già intrapresi negli anni passati, anche da precedenti amministrazioni comunali della sola ex città di Corigliano Calabro, divenuti via via sempre più irreversibili. Con le ordinanze di demolizione dell’attuale sindaco che sono state degli atti assolutamente “dovuti”, anche e forse soprattutto dopo le diffide della Regione Calabria notificate al Comune e finalizzate a far accelerare l’ente locale nelle demolizioni delle costruzioni abusive, in particolare proprio quelle sul demanio marittimo.

«Oggi qualcuno, abituato probabilmente a fare l’elenco di tutti i premi in cui la nostra città non è annoverata, piuttosto di dare il giusto merito a questa storica e straordinaria attività, punta il dito, per esempio per la mancata bandiera blu»:

stavolta non si riferiscono a noi, ma giusto per rinfrescarci assieme la memoria, ecco cosa scrivevamo noi, a tal proposito, 2 anni fa.

«Il dato è un altro», insistono:

«Corigliano-Rossano per la prima volta nella storia della città unica e dei comuni estinti si è potuta candidare grazie agli interventi messi in campo dall’amministrazione ed aspira ad essere tra i 19 comuni su 400 della Calabria di questo elenco»

Pure noi aspiriamo, un giorno, a centrare il jackpot del Superenalotto!

«In pochi credevano che un’amministrazione avrebbe avuto il coraggio e la capacità di intervenire su quei manufatti», concludono.

Rinfreschiamoci però ancora un paio di volte la memoria con quella storia scandalosa che proprio da AltrePagine ha tenuto banco durante la scorsa estate, quando, proprio con la foglia di fico della famigerata “Bandiera Blu”, un assessore della giunta Stasi regalava 38 mila euro (poi scontate di 3 mila) al suo amico bagnino comunale… quando si dice «coraggio»!

Corigliano-Rossano: i 38 mila euro ai “bagnini comunali” dell’amico dell’assessore

Corigliano-Rossano: “bagnini comunali d’oro” sì, ma con 3 mila euro di sconto!

direttore@altrepagine.it

Di FABIO BUONOFIGLIO

Classe 1974. Spirito libero, animo inquieto e ribelle. Giornalista. Negli ultimi 25 anni collaboratore e redattore di diverse testate quotidiane e periodiche regionali nel Lazio e nella sua Calabria. Nel 2011 fonda AltrePagine, la propria creatura giornalistica che da allora dirige con grande passione.

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