Rimane ancora irreperibile, dallo scorso 30 giugno, Leonardo “Nino” Abbruzzese  

CASSANO JONIO – All’alba di venerdì 30 giugno scorso era sfuggito alla cattura nel corso del blitz “Athena” di carabinieri e polizia coordinato dalla Procura distrettuale Antimafia di Catanzaro diretta da Nicola Gratteri.

Da quel giorno, Francesco Abbruzzese detto “Cicciotto” (foto), 26 anni, di Cassano Jonio, giovane rampollo della famiglia ‘ndranghetista degli zingari cassanesi della frazione Lauropoli, s’era reso irreperibile.

S’è costituito stamane, in ossequio all’ordinanza di custodia cautelare in carcere firmata dal giudice per le indagini preliminari distrettuale del Tribunale catanzarese, Sara Mazzotta. 

L’indagato è accusato d’associazione mafiosa e traffico di droga.

Nino Abbruzzese

Manca ancora all’appello, invece, Leonardo Abbruzzese detto “Nino” o “Castellino”, 37 anni, anch’egli irreperibile dalla mattina del blitz ed attivamente ricercato da carabinieri e polizia.

Nell’inchiesta giudiziaria, la figura di Nino occupa un ruolo di primo piano. Sarebbe stato lui, infatti, secondo i magistrati antimafia, a guidare la famiglia ’ndranghetista degli Abbruzzese da un paio d’anni in qua, vale a dire da quando per effetto delle inchieste “Kossa” e “Gentlemen 2” è detenuto suo fratello Nicola alias “Semiasse”, 43 anni, che ne è considerato l’attuale “reggente”. direttore@altrepagine.it

Di FABIO BUONOFIGLIO

Classe 1974. Spirito libero, animo inquieto e ribelle. Giornalista. Negli ultimi 25 anni collaboratore e redattore di diverse testate quotidiane e periodiche regionali nel Lazio e nella sua Calabria. Nel 2011 fonda AltrePagine, la propria creatura giornalistica che da allora dirige con grande passione.

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