CORIGLIANO-ROSSANO – Ufficiali di polizia giudiziaria della polizia stradale di Cosenza nella giornata di ieri hanno sequestrato l’intero impianto d’autovelox fatto installare a dicembre dell’anno scorso dalla Provincia di Cosenza su un tratto della Strada provinciale 253 nella direttrice che dalla frazione Cantinella di Corigliano-Rossano conduce verso Sibari. 

Della scottante questione c’eravamo occupati tra il 22 e il 31 maggio scorsi, sia a proposito delle “singolari” modalità di recapito delle numerosissime – e “salate” – multe agli automobilisti, sia in relazione alla prima sentenza favorevole ad un automobilista (cui ne hanno fatto seguito diverse altre), da parte del giudice di pace di Corigliano (leggi QUI e QUI).     

Ieri la polizia stradale ha agito per specifica competenza normativa, al termine d’una articolata attività d’indagine e d’accertamento coordinata dalla Procura di Cosenza e su ordine del giudice per le indagini preliminari del Tribunale cosentino.

Nello specifico, è stato sequestrato un sistema denominato “Scout speed”, installato a bordo di un’autovettura Fiat Punto di proprietà d’una società privata e noleggiata dall’ente Provincia, utilizzato per il rilevamento dinamico del superamento dei limiti di velocità con modalità di contestazione differita, ma anche misuratori di velocità denominati “T-exspeed V.2.0” con postazioni fisse per il rilevamento della velocità sia media che puntuale. 

La Procura di Cosenza ipotizza il reato di truffa, contestato al legale rappresentante della società appaltatrice del servizio dall’ente Provincia.

Il sequestro probatorio è stato ritenuto necessario al fine d’accertare la legittimità e l’omologazione di tali sistemi. direttore@altrepagine.it