Nel parcheggio del centro commerciale “I Portali”, l’imprenditore Pasquale Inzitari, originario del Reggino, la sera del 25 luglio 2017 si salvò per miracolo dall’azione armata dei suoi killer

CORIGLIANO-ROSSANO – Sono stati assicurati alla giustizia, questa notte, i presunti esecutori materiali del tentato omicidio dell’imprenditore 63enne Pasquale Inzitari, originario di Rizziconi in provincia di Reggio Calabria, ma da anni residente a Corigliano-Rossano dov’è proprietario dell’Expert, il grosso centro per la vendita d’elettrodomestici all’interno del centro commerciale “I Portali”.

E proprio qui, il 25 luglio del 2017, verso le 19,30 di sera, un commando armato attentò alla sua vita, non riuscendovi (leggi le nostre cronache QUI e QUI)

Stanotte, i carabinieri del Reparto territoriale di Corigliano-Rossano diretti dal maggiore Marco Filippi, nelle province di Brescia, Bologna e Viterbo hanno dato esecuzione ad un’ordinanza applicativa di misure cautelari, emessa dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Catanzaro su richiesta della Procura distrettuale Antimafia diretta da Nicola Gratteri, nei confronti di 4 persone – due in carcere e due agli arresti domiciliari – gravemente indiziate di quel fatto di sangue mancato di 6 anni fa.

Le indagini dei carabinieri di Corigliano coordinate dal procuratore antimafia Gratteri

Le indagini in questi anni sono state effettuate proprio dai militari del Reparto territoriale locale, e in particolare dai detective della Sezione operativa, sotto il coordinamento investigativo della Procura Antimafia catanzarese.

Gli accertamenti tesi a identificare gli autori erano stati effettuati sin dalle fasi immediatamente successive all’azione dei killer. Dai primi approfondimenti emerse che quella sera di luglio del 2017, nel piazzale del centro commerciale, il commando, dopo aver effettuato i sopralluoghi dell’area, aveva attuato un piano studiato nei dettagli per attentare alla vita dell’imprenditore reggino.

I sicari avevano atteso l’uomo all’esterno, dove, una volta intercettato, lo avevano seguito mentre lui era in auto, a bordo d’una moto. Nel parcheggio era poi cominciata l’azione di fuoco, che non era andata a segno solo per la pronta e miracolosa reazione di Inzitari, sparato in mezzo alla gente. L’obiettivo dei killer era infatti riuscito a sottrarsi all’azione di fuoco, rifugiandosi all’interno del vicino negozio “Decathlon”.

Il procuratore Nicola Gratteri

Gli sviluppi più recenti e i nomi degli arrestati

Le indagini condotte, riaperte e “finalizzate” negli ultimi mesi, hanno permesso di dimostrare che la “spedizione mortale” era stata attuata per agevolare la cosca di ‘ndrangheta facente capo alla famiglia Crea di Rizziconi. L’inchiesta è stata condotta attraverso complesse tecniche investigative.

Tra i destinatari della misura cautelare figurano Francesco Candiloro di 44 anni, e Michelangelo Tripodi di 45, già detenuti poiché arrestati nell’ottobre del 2021 nell’ambito d’una inchiesta condotta dai carabinieri del Ros di Ancona sotto l’egida di quella Procura Antimafia, in quanto ritenuti i responsabili dell’omicidio di Marcello Bruzzese – fratello del collaboratore di giustizia Girolamo Biagio Bruzzese – avvenuto il 25 dicembre del 2008 a Pesaro. Per quel fatto di sangue, i due sono stati condannati in primo grado all’ergastolo. 

L’attività che ha consentito all’autorità giudiziaria d’emettere gli ordini d’arresto è stata caratterizzata anche dal proficuo coordinamento investigativo attuato con la Procura distrettuale Antimafia di Reggio Calabria diretta da Giovanni Bombardieri, che indaga sui “movimenti” della cosca ‘ndranghetista della famiglia Crea di Rizziconi.

Agli arresti domiciliari sono finiti Gianenrico Formosa di 52 anni, e Antonio Domenico Scarcella di 56. direttore@altrepagine.it

Di FABIO BUONOFIGLIO

Classe 1974. Spirito libero, animo inquieto e ribelle. Giornalista. Negli ultimi 25 anni collaboratore e redattore di diverse testate quotidiane e periodiche regionali nel Lazio e nella sua Calabria. Nel 2011 fonda AltrePagine, la propria creatura giornalistica che da allora dirige con grande passione.

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